La dolce Festa del Ricordo
Si avvicina il 2 Novembre… la “Festa dei morti”: una tradizione dal forte valore educativo sulla morte in grado di trasformare un evento triste e ineluttabile in una festa del ricordo di chi ci ha voluto bene. La nostra Local Ambassador Irene Tusa, figlia di una famiglia di panificatori monrealesi, ci racconterà questo sentito giorno vissuto all’interno dello storico “Forno Litria”. Leggete il suo articolo e immergetevi anche voi nel particolare clima di festa che avvolge Monreale in questo periodo…
La dolce Festa del Ricordo
Ogni festa dell’anno assolve il compito sociale di far vivere alla collettività emozioni positive attraverso le quali scandire il cambio delle stagioni e trarre il meglio da esse. I riti preparatori, i colori che scegliamo, i piatti tipici: tutto concorre al vivere a pieno un momento di felicità condivisa.
L’arrivo dell’autunno è, di certo, il tempo più difficile da festeggiare: la scuola comincia a scandire i tempi delle famiglie, il traffico in città si fa più denso e le prime piogge lavano via i giorni d’estate. Non tutti amano l’autunno proprio per quella sensazione che danno le giornate sempre più corte e dal cielo grigio.
Consultare il meteo diventa una priorità assoluta e primo indiscusso argomento di ogni chiacchierata.
Chi viene a trovarci al forno, in questi giorni, fa sempre un riferimento al tempo: più freddo di ieri, oggi un po’ meglio; il clima varia a seconda del cielo e un pò dell’umore di chi lo racconta.
É in questo contesto che tra qualche giorno, il 2 Novembre, troverà spazio una giornata che a Monreale, unitamente a Palermo ed al suo circondario, è una delle celebrazioni più sentite dell’anno: la “festa dei morti”.
Quello che rende unica questa ricorrenza è indubbiamente il suo spirito che va ben oltre la religione, coinvolgendo valori e sentimenti universali: il senso della morte è speculare al senso della vita. Questo giorno rappresenta infatti un ponte tra le vecchie e le nuove generazioni, un modo per ricordare i nostri cari defunti e preservarne il ricordo nel tempo. Si tratta di una tradizione dal forte valore educativo sulla morte, dove cerchiamo di trasformare un evento triste e ineluttabile in una festa del ricordo di chi ci ha voluto bene.
Tutto questo per noi del forno Litria si traduce in giorni di grande fermento! Ci stiamo infatti adoperando, nel rispetto della tradizione, per contribuire a nostro modo nel vivere questo sentito giorno come un momento di gioia e condivisione… e cioè mediante i piaceri del palato!
Tra le innumerevoli preparazioni tipiche, che in questi giorni addobbano a festa il nostro banco, quella che secondo noi sugella al meglio questi sentimenti sono i “Tetù e Teio” (dal siciliano “uno a te e uno a me”): biscotti dal cuore morbido al cioccolato (realizzato con uova fresche, latte, strutto, zucchero, un pizzico di bicarbonato d’ammonio, vanillina e tanto cacao) ricoperti da una glassa al latte o al cacao.
Queste impareggiabili bontà, nella loro complementarietà cromatica, mettono d’accordo tutti… sia grandi che piccini. Nessuno infatti resta immune al loro profumo e soprattutto… al loro sapore!
Ma tetù e teio non sono le uniche bontà a pervadere il nostro locale con il loro profumo… sono infatti in compagnia degli immancabili taralli: stesso impasto, eccezion fatta per il cacao sostituito dall’olio essenziale di limone e la caratteristica glassa al gusto di latte. Impossibile non rimanerne ammaliati!
Ci piace sempre ricordare che questi per noi non sono semplici biscotti ma il frutto della dedizione, dell’impegno e dell’amore per la tradizione: tutti valori tramandati di generazione in generazione fino ai giorni nostri.
Ciò che maggiormente ripaga il nostro impegno in questo periodo è sapere che i nostri clienti, soprattutto quelli più avanti con l’età, ritrovano nei nostri prodotti i ricordi della loro infanzia; rivivendo i momenti nei quali la nonna, in occasione della festa dei morti, preparava i biscotti fatti in casa, con quell’inconfondibile odore in grado di rievocare la presenza di chi ci ha voluto bene.
Un po di Irene
Mi chiamo Irene Tusa, ho 33 anni e sono orgogliosamente figlia di una famiglia di panificatori di Monreale. La nostra città infatti, oltre ad essere conosciuta in tutto il mondo per lo splendido Duomo, è molto famosa anche per il suo pane (inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani – P.A.T.). Lavoro nel nostro forno da quando avevo 15 anni, continuando la tradizione che contraddistingue la nostra famiglia da diverse generazioni, anche se… più che un lavoro è una passione di vita che porto avanti con gioia ed entusiasmo!
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