Le Neviere
L’uso assai antico di produrre neve ghiacciata da utilizzare in paese nei mesi estivi è documentato in Sicilia fin dall’XI secolo. I luoghi adibiti a questa particolare pratica erano le cosiddette neviere. Lo sa bene il nostro Social Reporter Manuel Gebbia, Ingegnere Ambientale da sempre amante della natura ed appassionato di sport ed attività all’aperto. Leggete il suo articolo per riscoprire questi luoghi oramai dimenticati!
Le Neviere
Monreale deve sicuramente la sua notorietà al magnifico Duomo…ma la bellezza della città va ben oltre a quella circoscritta all’interno di quelle meravigliose mura dorate.
L’estensione del territorio monrealese è davvero ampia (il sesto comune d’Italia!) ed al suo interno racchiude luoghi, meritevoli di riscoperta, che raccontano storie di una vita passata. San Martino delle Scale è uno di questi: una verdeggiante frazione montana, ad appena una decina di chilometri dal centro della cittadina normanna, considerata da molti un piacevole rifugio durante le giornate estive più afose.
Addentrandosi in uno dei numerosi percorsi naturalistici offerti dal territorio di San Martino, è possibile imbattersi nella scoperta di resti di antiche case: le neviere. Queste oramai fatiscenti strutture raccontano ancora oggi gli usi e la storia di una Sicilia ormai scomparsa.

Le estati in Sicilia sono sempre estremamente calde ed oggi ci sembra impossibile concepire una vita senza frigoriferi…ma non è sempre stato così! Un tempo queste comodità tecnologiche non esistevano e di conseguenza era necessario arrangiarsi in modo differente. I prodotti alimentari infatti venivano conservati sotto sale o in alternativa veniva utilizzato il classico ghiaccio.
Ma come trovare il ghiaccio in estate a Palermo?
E’ da questa necessità che emerge l’importanza delle neviere e dei loro nivaroli. Il lavoro di queste maestranze consisteva nello stipare la neve caduta in inverno all’interno di cavità naturali o artificiali (‘ntacchi). La neve veniva successivamente compattata in ghiaccio e trasportata, all’occorrenza, nelle città per espletare la sua funzione refrigerante.
Per l’ubicazione delle neviere si scelsero principalmente dei luoghi nei quali fossero presenti delle cavità naturali da potere riempire anche con le scarse nevicate offerte dal territorio monrealese. Possibilmente dei luoghi nei quali la neve, trasportata dal vento, tendesse ad accumularsi.

Solitamente si optava per dei siti a mezza costa dove la gravità potesse agevolare le operazioni di trasporto e compattamento della neve mediante rotolamento verso apposite conche sapientemente preparate dai nivaroli nei mesi antecedenti all’inverno. Queste conche, ripulite da sassi e dal fondo rivestito con fieno e felci, erano predisposte per accumulare quanta più neve possibile.
Terminata la fase di accumulo si procedeva alla trasformazione della soffice neve in ghiaccio. Questa operazione avveniva per compattamento mediante l’ausilio di pale al fine di favorire la fuoriuscita di aria ed acqua. Successivamente, al fine di garantire un completo isolamento termico, la neve compattata veniva ricoperta con ulteriori strati di felci e terra.
Il ghiaccio veniva quindi riportato alla luce in estate, tagliato in blocchi da circa 100 chili (le così dette balate) e trasportato rigorosamente a dorso di mulo nelle città.
Piccola curiosità…il ghiaccio prodotto nelle neviere, oltre che per la sua principale funzione di refrigerante, veniva impiegato anche per la preparazione di gelati e della famosissima “Grattatella”, una bevanda rinfrescante popolare palermitana che, nella sua antichissima tradizione, cercava di imitare la più buona e gustosa granita in uso comune ai nobili e alla borghesia cittadina.
Un po di Manuel
Ciao a tutti sono Manuel Gebbia, ingegnere ambientale da sempre amante della natura ed appassionato di sport ed attività all’aperto.
Il mio legame con la natura parte da lontano quando, già a 6 anni, seguivo i passi di mio padre alla scoperta dei meravigliosi paesaggi naturalistici che solamente la Sicilia è in grado di offrire.
Sono quindi cresciuto con una spiccata curiosità per tutto ciò che, durante le escursioni, mi circondava…riuscendo ad interrogarmi davvero su tutto! Da una determinata casetta posta sulla vetta della montagna alle particolari incisioni sulle rocce incontrate lungo il cammino.
Fortunatamente ho trovato molte risposte alle mie domande grazie ai diversi anni di scoutismo ed alle innumerevoli escursioni un mountain bike. Esperienze che mi hanno dato l’opportunità di scoprire angoli e storie della mia terra che mai avrei immaginato!
Oggi vivo in montagna circondato dal verde e dai suoni della natura. Potreste facilmente incontrarmi camminando lungo qualche sentiero isolato immerso nel verde. Non esitate a fermarmi…condividerò con piacere le storie di quei luoghi e, se vi fa piacere, fornirvi qualche suggerimento su quanto di bello da vedere.
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